Bacino Idrografico dell'Arno
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Fauna

 

LAGHI DI CHIUSI E DI MONTEPULCIANO E VAL DI CHIANA

      Dal punto di vista faunistico, i laghi di Chiusi e di Montepulciano costituiscono due tra i più interessanti complessi lacustri dell'Italia centrale; le loro acque e quelle del Canale della Chiana ospitano una fauna a Invertebrati estremamente ricca e diversificata. 

    I molluschi di maggior rilievo sono Viviparus contectus e Planorbarius corneus: entrambi in Toscana, a sud del Fiume Arno, non sono presenti altrove. Una certa importanza assume Pseudochydorus globosus, un piccolo crostaceo trovato per la prima volta in Italia una ventina di anni fa proprio nel Canale della Chiana e nel Lago di Chiusi. Importante è anche la presenza del gamberetto di acqua dolce (Palaemonetes antennarius) e del granchio di fiume (Potamon fluviatile), due specie non particolarmente comuni nel senese (la prima) o in generalizzata rarefazione (la seconda). 

     Tra gli Insetti meritano di essere ricordate entità vistose come i coleotteri: Ditiscus marginalis e Cybister lateralimarginalis, predatori di insetti, di anfibi e di piccoli pesci e specie rare e localizzate quali Carabus clathratus. Quest'ultimo è una specie che vive tra la vegetazione umida e nelle ceppaie di salice e pioppo; il Lago di Montepulciano è una delle pochissime località italiane nelle quali può essere rintracciato. 

Carabus clathratus - clicca per ingrandire

      Le principali specie di Pesci viventi nei due laghi e nel Canale della Chiana sono: l'anguilla (Anguilla anguilla), la tinca (Tinca tinca), la scardola (Scardinius erythrophtalmus), la carpa (Cyprinus carpio), il carassio (Carassius carassius), il luccio (Esox lucius), i pesci gatto (Ictalurus sp.), lo spinarello (Gasterosteus aculeatus), il persico trota (Micropterus salmoides), il persico reale (Perca fluviatilis), il persico sole (Lepomis gibbosus), la gambusia (Gambusia holbrooki) e il latterino (Atherina boyeri). La maggior parte di questi sono stati introdotti in anni più o meno recenti. 

     Rilevante è la presenza del luccio che in Italia e in Toscana appare meno frequente rispetto al passato e dello spinarello, un piccolo pesce molto raro in Toscana e non molto diffuso nella nostra penisola, che in provincia di Siena si trova solo nel Lago di Montepulciano

      Le rive dei due laghi, i corsi d'acqua che vi si immettono e i canali della Val di Chiana, rappresentano l'habitat di riproduzione di Anfibi quali il tritone punteggiato (Triturus vulgaris), il rospo comune (Bufo bufo), il rospo smeraldino (Bufo viridis) (poco comune in provincia di Siena), la raganella italiana (Hyla intermedia, la rana agile (Rana dalmatina) e le rane verdi (Rana klepton hispanica e Rana bergeri).

     Gli Uccelli rappresentano senza dubbio il gruppo animale più appariscente e caratterizzante i laghi di Chiusi e di Montepulciano. Fino ad oggi è stata accertata la presenza di circa 170 specie tra nidificanti, svernanti e migratrici; tra le prime particolare rilievo assumono lo Svasso maggiore (Podiceps cristatus, la Moretta tabaccata (Aythya nyroca) e alcune specie di aironi nidificanti in colonie. La popolazione di Svasso maggiore nidificante nei due laghi è la più importante di tutta la Toscana, mentre la Moretta tabaccata è un'anatra molto rara in Italia e in Europa, considerata a priorità di conservazione a livello globale; in Val di Chiana nidifica solo nel Lago di Montepulciano

      Nel bosco igrofilo del Lago di Chiusi si è insediata da alcuni anni una colonia di aironi nidificanti ("garzaia"), costituita da garzetta (Egretta garzetta), Nitticora (Nycticorax nycticorax), sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides), airone rosso (Ardea purpurea) (nidificante anche nel Lago di Montepulciano) e airone cenerino (Ardea cinerea). Garzetta - clicca per ingrandire Tale garzaia è una delle più importanti per numero di esemplari in riproduzione di tutta l'Italia peninsulare. Assoluto interesse assume anche l'avvenuta recente nidificazione nel Lago di Chiusi del Mingattaio (Plegadis falcinellus) e dell'Airone guardabuoi (Bubulcus ibis), due specie decisamente non comuni come tali. 

      Sempre tra gli uccelli nidificanti merita segnalare il Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) e i rari e localizzati Forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon), Salciaiola (Locustella luscinioides) e Sasettino (Panurus biarmicus). Tutti questi piccoli uccelli vivono nascosti tra gli estesi canneti che circondano i due laghi, dove costruiscono il nido e dai quali si allontanano molto raramente. Durante l'inverno e le migrazioni aumenta in modo considerevole il numero delle specie presenti nei due sistemi lacustri; compaiono infatti: anatre quali l'Alzavola (Anas crecca), il Moriglione (Aythya ferina) e il Fischione (Anas penelope); il raro Tarabuso (Botaurus stellaris); il Cormorano (Phalacrocorax carbo), che forma dormitori di parecchie decine di individui sulla vegetazione arborea che circonda i due laghi; limicoli quali il Combattente (Philomachus pugnax) e il Beccaccino (Gallinago gallinago); passeriformi come il Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus); autentiche rarità quali il Falco pescatore (Pandion haliaetus), un rapace di grandi dimensioni, il Falco di palude (Circus aeruginosus), la Cicogna nera (Ciconia nigra) e il Fenicottero (Phoenicopterus ruber). 

   A parte la Nutria (Myocastor coypus), specie originaria dell'America meridionale e introdotta in Italia intorno al 1960 come animale da pelliccia, l'unico altro mammifero presente legato all'acqua è l'Arvicola terrestre o ratto d'acqua (Arvicola terrestris), roditore dai costumi prettamente acquatici, non particolarmente comune e in declino in tutta Europa. 

      Più povera qualitativamente e quantitativamente è la fauna della Val di Chiana legata agli ambienti coltivati o incolti e alle ridotte superfici boscate. Negli incolti marginali e nelle colture è comunque possibile trovare insetti anche non comuni come la farfalla Zerinthia polyxena, entità ritenuta minacciata in Europa e rettili quali la Lucertola campestre (Podarcis sicula), il Ramarro occidentale (Lacerta viridis) e il Biacco (Hierophis viridiflavus).

   L'allodola (Alauda arvensis), il beccamoschino (Cisticola juncidis), la gazza (Pica pica), la cornacchia grigia (Corvus corone), lo storno (Sturnus vulgaris), la passera mattugia (Passer montanus) e lo strillozzo (Miliaria calandra), sono alcuni degli uccelli più frequenti come nidificanti nei coltivi e negli incolti della Val di Chiana. In quelle zone dove sono presenti cespugli e siepi, si stabiliscono il canapino (Hippolais polyglotta), la sterpazzola (Sylvia communis) e il saltimpalo (Saxicola torquata). 

     Negli ultimi decenni hanno fatto la loro comparsa uccelli di ridotto valore faunistico come la Tortora dal collare orientale (Streptopelia decaocto) o decisamente più interessanti come il gruccione (Merops apiaster), uno dei più variopinti uccelli della nostra fauna e l'Albanella minore (Circus pygargus), rapace di pregio conservazionistico. Queste entità si sono sostituite ad altre di assoluto valore ai fini della conservazione quali la starna (Perdix perdix), l'occhione (Burhinus oedicnemus) e l'Averla cenerina (Lanius minor), in passato non rari ma estinte in seguito alle modificazioni ambientali. 

      I Mammiferi annoverano una delle specie animali più importanti fra tutte quelle presenti in Val di Chiana: il Topolino delle risaie (Micromys minutus). Questo piccolo roditore, dalla distribuzione poco nota in Italia e minacciato a scala continentale, è stato di recente rintracciato nei pressi del Lago di Chiusi e del Lago di Montepulciano. In quest'area frequenta i coltivi (a mais, tabacco, barbabietola, erba medica, ortaggi), i prati umidi, gli arbusteti e i canneti prossimi ai sistemi lacustri. In Toscana ad oggi è segnalato, oltre che per la Val di Chiana, solo per il Padule di Fucecchio.

 

Laghi di Chiusi, Montepulciano e Val di Chiana
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